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Controllo reale delle emissioni. Il diesel 6D meglio del benzina a iniezione diretta

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di Piero Campani

 

Controllare, registrare e tirare le somme delle emissioni delle vetture in tempo reale. Non più in laboratorio, ma su strada con uno strumento che Bosch ha messo a punto e portato in giro per l’Europa assieme a vetture della Mercedes. In Italia  a Torino, Milano, Roma e per ultima Firenze.

Così si è capito, ma molti addetti ai lavori lo sapevano già,  che è stata la rivincita del Diesel che in relazione alle versione 6D inquina meno di un motore a benzina a iniezione diretta. E’ l’unica tecnologia attuale in grado di colloquiare con i nuovi sistemi  (già ampiamente sperimentato con l’ibrido e altre alimentazioni verso emissioni zero)

Qual’è il significato della sigla RDE?  La traduzione di Real Drive Emissions  non significa altro che registrare le reali emissioni di una vettura durante il suo utilizzo momento per momento. In mezzo al traffico intenso o in una strada a scorrimento senza problemi di fermate e ripartenze.

Così la Mercedes non ha fatto altro che mettere mettere sulle proprie vetture il  PEMS  Portable Emission Measurement System  (quel bussolotto pieno di tecnologia collocato sul retro della vettura) (Traduzione Sistema portabile di misurazione emissioni). Il Pems è una scatola magica che non fa altro che catturare l’aria che esce dal tubo di scarico e analizzarla. In particolare, il PEMS analizza gli ossidi di azoto (NOx), la quantità di particelle di particolato (PN) e la massa di particolato (PM). Dati che poi passano alla sezione Automotive di CSI, società del Gruppo IMQ, unico test centre italiano autorizzato da Euro NCAP e Green NCAP.

IL DIESEL 6D ESCE VINCITORE 

Tutte le vetture registrano ottimi risultati, con emissioni di gran lunga inferiori – fino a 20 volte – rispetto ai limiti di legge consentiti. Ma la notizia più sorprendente è che i valori medi delle emissioni di ossidi di azoto (NOx) e del numero di particelle allo scarico (PN) del motore diesel Euro 6D fanno segnare risultati inferiori a quelli del benzina a iniezione diretta. Dati già registrati con i test RDE del 2019.

EFFETTO 6D COME DEPURATORE DELL’ARIA.

Nel corso dei test la sorpresa maggiore è arrivata dalle analisi degli scarichi delle vetture con il PEMS in funzione. L’aria che la vettura aspirava durante l’utilizzo è risultata fino a 2.000 volte più ricca di particolato rispetto alla fase di emissione.

Questo non significa che dobbiamo considerare i nuovi motori diesel come depuratori dell’aria ma sicuramente non colpevoli di un maggiore inquinamento rispetto all’aria che ci circonda

La conclusione sta nel fatto che gli amministratori pubblici spesso prendono decisioni senza approfondite documentazioni. A cominciare da Firenze con i responsabili della Mercedes e della Bosch  hanno illustrati i dati all’assessore e ai responsabili della mobilità. E Adesso…..

 

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